Coraggio e passione di Artemisia Gentileschi al Palazzo Ducale di Genova

Artemisia GentileschiSusanna e i vecchioni 1610 Olio su tela, 170x119 cm © Pommersfelden, Kunstsammlungen Graf von Schönborn

Artemisia Gentileschi
Susanna e i vecchioni
1610 – Olio su tela, 170×119 cm
© Pommersfelden, Kunstsammlungen Graf von
Schönborn

La mostra “Artemisia Gentileschi. Coraggio e Passione” è aperta dal 16 novembre al 1 aprile 2024 al Palazzo Ducale di Genova con alcune delle maggiori opere di una delle artiste più amate e interessanti della storia. Una donna dalla vita appassionante, ricca di colpi di scena, fallimenti e successi straordinari.

Artemisia Gentileschi (1593 – post 1654), è infatti un esempio formidabile di tenacia e genialità. La sua vita, tutt’altro che facile, fu segnata dalla prematura scomparsa della madre, dal contesto sociale che non le consentiva di affermarsi come pittrice e, soprattutto da un drammatico e traumatico stupro.

Nonostante ciò, la Gentileschi fu capace di emergere attraverso il suo indiscutibile talento artistico e il suo coraggio trasmettendo, attraverso le eroine protagoniste dei suoi quadri, il suo desiderio di riscatto e di affermazione all’interno di una società in cui le donne hanno un ruolo sottomesso e dove la pittura è una raramente concessa al sesso femminile.

La mostra, a cura dello storico dell’arte Costantino D’Orazio, si sviluppa in undici sezioni che, attraverso vicende familiari appassionanti, soluzioni artistiche rivoluzionarie, immagini drammatiche e trionfi femminili offrono l’opportunità di vedere raccolti oltre 50 capolavori sparsi in tutta Europa e negli Stati Uniti, permettondo di delineare un ritratto preciso della personalità complessa di una delle artiste più celebri al mondo.

Nella prima metà del XVII secolo, in un mondo dominato dagli uomini in particolare nell’arte, Artemisia Gentileschi riuscì ad avere una carriera straordinaria ed a lavorare per le corti più prestigiose d’Europa (Firenze, Napoli, Londra). Ottenne riconoscimenti, medaglie, ritratti dipinti da pittori illustri, poemi e incisioni ma la sua la sua fama, soprattutto oggi, è legata principalmente alla violenza carnale subita nel 1611 da Agostino Tassi, pittore collega del padre Ottavio Gentileschi. Eppure Artemisia, grazie ad un talento ed una personalità straordinaria, superò tutti i pregiudizi e si costruì  un percorso artistico davvero eccezionale.

Oltre a Roma, è Genova, la Superba, che accomuna i principali artisti di questa esposizione: quattrocento anni fa Orazio Gentileschi operava a Genova, dove ha lasciato alcune delle sue opere più significative, mentre Agostino Tassi nel 1605, a Genova per alcuni mesi, lasciava un segno indelebile nella costruzione di formidabili prospettive. La presenza nella Superba di Artemisia non è confermata ma alcune sue opere vi arrivano così come i dipinti realizzati da suo padre in città saranno copiati successivamente dalla figlia.

Artemisia GentileschiAutoritratto in forma di allegoria della Pittura, con un ritratto maschile sul cavalletto 1630-35 Olio su tela, 98x74,5 cm Roma, Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, Palazzo Barberini

Artemisia Gentileschi
Autoritratto in forma di allegoria della Pittura, con un
ritratto maschile sul cavalletto
1630-35 – Olio su tela, 98×74,5 cm – Roma, Gallerie Nazionali d’Arte Antica
di Roma, Palazzo Barberini

L’intero percorso artistico della Gentileschi, dagli esordi alla maturità, è simbolicamente rappresentato (nella prima sezione della mostra) dal confronto tra le due diverse versioni dello stesso dipinto: la “Susanna e i vecchioni” del 1610 (Kunstsammlungen Graf von Schönborn di Pommersfeldenmedesima) prima opera datata e firmata (seppure con un possibile intervento del padre) e quella del 1649 circa (Moravská Galerie di Brno) dipinta quasi 40 anni dopo. Due opere emblematiche che, pur con lo stesso soggetto, aprono e chiudono la carriera di Artemisia mostrando l’evoluzione dello stile della pittrice. Dalla prima alla seconda versione è evidente l’uso di colori più cupi, l’organizzazione spaziale più consapevole, la raffigurazione dei corpi più sicura, la luce che, dalle tonalità tenui del padre Orazio, passa ai contrasti in chiaroscuro tipici del maestro, di cui Artemisia diventerà l’erede femminile più autorevole, Caravaggio.

  • Prima sezione (Giovinezza e maturità di Artemisia)
  • Seconda sezione (Il talento delle donne tra ‘500 e ‘700)
  • Terza sezione (Artemisia alla bottega del padre)
  • Quarta sezione (Le donne minacciate di Artemisia)
  • Quinta sezione (La vendetta di Artemisia)
  • Sesta sezione (Il caravaggismo a Genova)
  • Settima sezione (Orazio Gentileschi e Roma criminale)
  • Ottava sezione (Dopo Roma, Artemisia a Firenze)
  • Nona sezione (Sansone e Dalila)
  • Decima sezione (L’eredità di Artemisia)
  • Undicesima sezione (Artemisia a Napoli)

“Artemisia Gentileschi. Coraggio e Passione”, è promossa e organizzata da Arthemisia con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova e Regione Liguria, rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023 ed ha come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, media partner Il Secolo XIX e mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale.

“Artemisia Gentileschi. Coraggio e Passione”
dal 16 novembre 2023 al 1 aprile 2024
Palazzo Ducale
Piazza Giacomo Matteotti 9  – Genova



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