I miei giorni alla libreria Morisaki di Satoshi Yagisawa

I miei giorni alla libreria Morisaki di Satoshi Yagisawa

I miei giorni alla libreria Morisaki è il romanzo di esordio dell’autore giapponese Satoshi Yagisawa. Un romanzo breve, circa 150 pagine, ambientato a Jinbōchō, il quartiere di Tokyo con più librerie specializzate in volumi usati.

Un romanzo lieve, delicato, quasi sussurrato nonostante racconti le vicende non sempre felici e facili di Takako e Satoru.

Takako, la nipote, una ragazza che arriva alla libreria Morisaki, in fuga dalla realtà e dal tradimento del fidanzato in procinto di sposarsi con un’altra. Satoru, lo zio, titolare della libreria Morisaki, da tre generazioni proprietà della famiglia, lasciato dalla moglie Mamoko da diversi anni.

La libreria Morisaki, un vecchio edificio in legno stracolmo di vecchi libri ma anche abitazione, è il luogo dove Satoru vive e ospita Takako, apatica e piena di sconforto, in cambio di aiuto con i clienti. Ed è qui che Takako ritoverà la fiducia smarrita, si riaprirà alla vita, ai sentimenti ed ai sogni capendo ciò che è realmente importante. È qui che si farà nuovi amici e conoscerà Mamoko (non più scomparsa). E, soprattutto, è da qui che ripartirà.

Non manca il viaggio, un breve viaggio sulle montagne vicino a Tokyo, che servirà per chiudere e, allo stesso tempo, a riaprire per tutti i protagonisti un nuovo momento della vita.

Una scrittura precisa, accurata e dettagliata, nel classico stile giapponese. Una trama rilassante e tranquilla nonostante non manchino le sorprese e i colpi di scena. Una lettura agevole e rilassante ma piena di emozioni.

I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa
Feltrinelli Editore (2022)

Jinbōchō

Kanda-Jinbōchō (神田神保町?), o più semplicemente Jinbōchō o Jimbōchō (神保町?), è un distretto di Chiyoda, Tokyo, in Giappone. Il cui centro si trova all’incrocio tra Yasukuni-dōri e Hakusan-dōri, in prossimità dell’omonima stazione di Jinbōchō, tra la Tokyo Metro Linea Hanzōmon, la Toei Linea Mita e la Toei Linea Shinjuku.

Il quartiere, tranquillo e sorprendente, ospita numerosissimi (alcune centinaia) negozi di libri, nuovi e usati, e piccoli caffè. Verso fine Ottocento nel quartiere iniziarono le loro attività le tre più prestigiose università giapponesi (la Meiji, la Chūō e la Nihon.

Nel 1913 un terribile incendo distrusse quasi completamente l’intero quartiere ma, dopo pochi anni, il professore universitario, Shigeo Iwanami, aprì una libreria diventata poi la Iwanami Shoten, una delle più importanti case editrici giapponesi, che successivamente attrasse nella stessa zona altri editori, trasformando di conseguenza tutto il quartiere, tra case editrici e librerie, nel quartiere bohémien di Tokyo.



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